La nuova partnership verso la “Rivoluzione Accessibile”

Author: Giorgia Gibellini

Accessibility Days 2024

Gli Accessibility Days rappresentano il più grande evento italiano inerente l’accessibilità e l’inclusione tecnologica. La conferenza di due giorni si svolge ogni anno a Maggio – in concomitanza con il Global accessibility awareness day (Gaad) – sia in presenza che online. L’edizione del 2024 ha avuto luogo nella prestigiosa sede Marco Polo dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza” il 16 e 17 maggio e per la prima volta Re:Lab ne è diventata sponsor ufficiale oltre che partecipante.

Gli Accessibility Days nascono nel 2017 da un idea di Sauro Cesaretti e Stefano Ottaviani con l’obiettivo di fare divulgazione in tema di accessibilità a chi si occupa di tecnologia a tutto tondo, dagli sviluppatori ai designer. La conferenza, che rimane sempre a titolo gratuito, acquisisce sempre più importanza fino ad arrivare a contare più di 4000 iscritti nel 2024 e un budget di sponsorizzazioni raddoppiato rispetto al 2022. Questi numeri rendono bene l’idea di come l’interesse verso il tema dell’accessibilità stia crescendo, soprattutto dall’avvento della legge Stanca del 2004, e di come ad oggi si cerchi sempre più di rendere la tecnologia oltre che a norma di legge anche usabile e piacevole per tutti.

Best of Accesibility Days 2024

Come ogni anno gli Accessibility Days hanno offerto ai partecipanti un’ampia gamma di “sfumature” di accessibilità: dagli interventi ambito educational, a quelli più tecnici lato front-end development per poi passare all’accessibilità in ambito culturale e di UX Writing. Se ve li siete persi non temete, verranno resi disponibili a breve sul canale YouTube degli Accessibility Days!

Lato Re:Lab gli interventi che abbiamo apprezzato di più sono stati:

In questo intervento di Letizia Secchi, UX Writer, e Luca Rosati, UX Designer, è stato evidenziato come non siamo nati per leggere bensì per guardare. Essendo la lettura un esercizio “faticoso” ci sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare per rendere i nostri testi più facili da percepire per i nostri utenti, primo fra tutti usare il “Plain language”. Il “Linguaggio chiaro”, tradotto in italiano, è un concetto completamente sovrapponibile a quello di comprensibilità delle WCAG, motivo per cui accessibilità e buona UX writing si intersecano alla perfezione.

  • Fineco:Il nostro viaggio verso l’accessibilità

Fineco, realtà consolidata nel mondo bancario, e Yeah, consulenti in ambito di accessibilità, raccontano il loro percorso insieme verso una maggiore accessibilità sia delle piattaforme per i clienti sia delle pratiche interne all’azienda. La base di questo percorso è costituita sia dai feedback degli utenti delle piattaforme Fineco sia da cicli di testing con persone con disabilità organizzati da Yeah. Unendo queste due fonti Fineco riesce, tramite i propri sviluppatori e i suggerimenti dei consulenti Yeah, a rendere i propri prodotti sempre più accessibili.

  • Effetto wow accessibile

Grazie a Fabrizio Caccavello, accessibility manager senior, e Sauro Cesaretti, accessibility expert e presidente degli Accessibility Days abbiamo sperimentato in prima persona l’utilizzo di app mobile tramite screen reader. Da questa esperienza abbiamo potuto apprezzare come, pensando alle interfacce non più in maniera visiva ma uditiva, sia molto più complesso elaborare le informazioni. Prendendo il caso di una app di investimento sapere che un certo titolo “è in ribasso dello 0,009%” piuttosto che “ -0,009%” ci può aiutare ad elaborare meglio l’informazione. Un’altra modalità per dare profondità alle informazioni dal punto di vista uditivo è quella di trasformare, tramite screenreader, i grafici visuali nella loro corrispettiva sonora. Un esempio molto efficace è presente a questo link, così da offrire un riassunto veloce dei dati senza doverli prima scansionare ad uno ad uno. In poche parole, creare app accessibili e “belle” è possibile, come ci hanno ampiamente dimostrato Fabrizio e Sauro.

Una menzione particolare va al workshop organizzato dalla Fondazione “La Casa delle Luci” che con il workshop intitolato “La comunicazione multimodale: siete pronti alla sfida?” ci ha introdotto a una nuova modalità di comunicazione che unisce la LIS all’uso di immagini e parole scritte. L’attività di gruppo, condotta attraverso il gioco, ci ha permesso di comunicare in silenzio per un’ora, abituandoci ad osservare la gestualità reciproca e cogliere più particolari visivi possibili per sopperire la mancanza di suono a cui siamo abituati.

Conclusioni

Gli Accessibility Days 2024 per Re:Lab sono stati ricchi di consapevolezza, networking, knowledge sharing e nuove opportunità. Il percorso verso l’accessibilità – come ampiamente emerso anche durante la conferenza – è lungo e complicato ma lo intraprenderemo con rinnovata energia per portare avanti la nostra “Re:Labvoluzione accessibile”!

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