Nell’era contemporanea, in cui l’innovazione tecnologica è al centro dei progressi scientifici e medici, l’introduzione e l’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore sanitario rappresentano un tema di rilevanza cruciale.
In quest’ottica, il Centro Diagnostico Italiano (CDI), istituzione operativa a Milano dal 1975 che annovera annualmente oltre 400.000 pazienti e si avvale di un network esteso di oltre 1.000 professionisti, ha avviato progetti di ricerca e sviluppo sul tema coinvolgendo anche imprese e Università.
Il contesto attuale richiede un’esplorazione attenta di come le tecnologie emergenti possano migliorare l’efficacia e l’efficienza delle pratiche mediche, promuovendo una medicina sempre più personalizzata e orientata alla precisione. Attraverso l’indagine condotta dal CDI in collaborazione con Centro Interdipartimentale Scienza Nuova dell’Università Suor Orsola Benincasa, si tenta di delineare il panorama attuale delle percezioni, evidenziando la fiducia nei confronti dell’IA e sottolineando l’importanza della supervisione medica specializzata nell’interpretazione dei risultati.
L’obiettivo ultimo è migliorare l’accuratezza diagnostica e la qualità delle cure, avviando una nuova era in cui la tecnologia e l’umanità convergono per elevare gli standard della medicina moderna. Per fare questo è fondamentale condurre ricerche e riflessioni anche su questioni etiche, regolatorie e medicolegali.
L’articolo dal titolo “Adoption of AI in Oncological Imaging: Ethical, Regulatory, and Medical-Legal Challenges” pubblicato nel 2023 nella rivista “Critical ReviewsTM in Oncogenesis”, cerca di fornire proprio una panoramica in questo senso.
Relativamente alle questioni etiche, emerge che l’applicazione dell’IA in clinica solleva dibattiti sull’inquadramento legale, evidenziando i rischi e i vantaggi associati all’introduzione di questa tecnologia innovativa. Le preoccupazioni etiche comprendono la sicurezza del paziente, il bias dell’IA, la mancanza di trasparenza e le sfide legate alla privacy dei dati. Sette rischi chiave, tra cui il rischio legato alla sicurezza del paziente, richiedono un’attenta mitigazione per garantire un utilizzo responsabile dell’IA.
Circa il quadro regolatorio, si cita la complessità e variabilità tra giurisdizioni della classificazione del software IA come dispositivo medico. Inoltre, si fa riferimento a come diversi approcci di sviluppo di tecnologie basate sull’IA (come quelli precauzionali più stringenti rispetto a regolamentazioni più permissive) siano in grado di delineare strategie regolatorie diverse a livello internazionale. Diversità che presenta sfide per i responsabili delle politiche, richiedendo un equilibrio tra sicurezza e innovazione.
Infine, la responsabilità medico-legale emerge come un tema cruciale nell’integrazione dell’IA in pratica clinica. I radiologi devono ora considerare il loro ruolo nella supervisione dell’IA e garantirne l’accuratezza. La mancanza di trasparenza dell’IA e le questioni di privacy dei dati sollevano complessità medicolegali, richiedendo una chiara definizione delle responsabilità in caso di errori.
In conclusione, si evince che campo oncologico, l’IA promette di rivoluzionare la pratica radiologica, ma è l’etica e la responsabilità a dover guidare questa trasformazione. La bilanciata integrazione dell’IA richiede una riflessione etica costante, la trasparenza nell’utilizzo dell’algoritmo e un adattamento agile ai diversi contesti regolatori. Per questo motivo l’attività di ricerca su questi temi proseguirà tenendo in considerazione le future novità per l’individuazione di modelli etici di trasformazione digitale intelligente.
Bibliografia
Alì, M., Fantesini, A., Morcella, M. T., Ibba, S., D’Anna, G., Fazzini, D., & Papa, S. (2024). Adoption of AI in Oncological Imaging: Ethical, Regulatory, and Medical-Legal Challenges. Critical Reviews in Oncogenesis, 29(2), 29-35. https://doi.org/10.1615/CritRevOncog.2023050584
If you are interested in collaborating with us or if you would like information about our services, please contact us and we will be happy to help. Let’s get in touch and make something great happen.