Applicazione dei Principi di Progettazione Sicura alle Procedure di Valutazione del Rischio nel Settore Industriale
Author: Maria Laura del Vecchio
Il concetto di “Safe Design”, ovvero della progettazione sicura, è pervasivo in contesti dove l’obiettivo è eliminare del tutto i pericoli o ridurre al minimo i rischi correlati. Non a caso i principi di progettazione sicura sono applicati a prodotti e ambienti ad alto rischio come ad esempio l’industria chimica, le sale di controllo, l’ingegneria automobilistica e altri.
È comune, quindi, l’idea di applicare i principi della progettazione sicura a prodotti fisici. Meno comuni sono invece le considerazioni sulla progettazione sicura di prodotti con una natura differente, come le procedure, e, più in particolare, quelle create con lo scopo di mantenere in sicurezza i prodotti o l’ambiente.
Parliamo quindi delle procedure utilizzate per la valutazione del rischio o Risk Assessment. Al di là degli standard da seguire, ci sono circostanze in cui la loro progettazione potrebbe non supportare l’utente nella sua stessa applicazione, risultando uno strumento lacunoso. Tali lacune potrebbero compromettere l’efficacia del Risk Assessment, portando a potenziali conseguenze che – data la natura della sua esistenza – potrebbero risultare rischiose. Ad esempio, nel settore offshore del petrolio e del gas sono state riscontrate carenze legate alle procedure di gestione del rischio. Nello specifico, sono emerse circostanze di valutazione del rischio inadeguate che possono trascurare fattori di rischio critici, oltre che insufficiente seguito ai risultati delle valutazioni del rischio (Veland & Aven, 2015).
Circoscrivendo il problema, possiamo affermare che le procedure di sicurezza sono fondamentali durante tutto il ciclo di vita del prodotto e dell’ambiente, agendo come protezioni contro potenziali pericoli e rischi. Tuttavia, la loro efficacia può essere ostacolata da fattori come complessità, scarsa usabilità e insufficiente considerazione dell’esperienza utente.
Quindi, i principi di Safe Design si prestano ad essere applicati alla progettazione delle procedure di gestione del rischio al fine di renderle più sicure e ottimizzate rispetto al loro scopo? E se sì, come?
RE:LAB ha condotto uno studio innovativo applicando una metodologia centrata sull’utente per riprogettare le procedure in ambienti industriali. In particolare, la metodologia è stata applicata ai protocolli di valutazione del rischio utilizzati nei processi di progettazione.
L’obiettivo è stato quello di estendere l’applicazione del Safe Design oltre i suoi confini tradizionali, riconoscendo l’importanza cruciale delle procedure di sicurezza nel garantire altrettanta sicurezza nel processo di progettazione, validazione e produzione dei prodotti.
Elementi chiave del progetto includono inevitabilmente l’adozione dei principi di Safe Design garantendo la presenza dei decision makers e degli utenti finali, indirizzandoci verso una risoluzione dei potenziali rischi della procedura e nella generazione di design options. È stato dunque applicato un approccio centrato sull’utente, mettendo al centro le esigenze e le capacità degli utenti finali durante tutto il processo di design, nonché l’adozione di una prospettiva di ri-progettazionepiuttosto che progettazione tradizionale.
Il tutto è stato applicato seguendo un approccio iterativo delle fasi di:
Le nuove proposte hanno attraversato così una fase di validazione e calibrazione del risultato atteso, nonché una fase dedicata all’usabilità della procedura e test utenti. Durante la fase di rilascio, è stato monitorato l’impatto dell’integrazione del nuovo prodotto nel contesto aziendale di riferimento.
In conclusione, l’iniziativa vuole dimostrare come i principi del Safe Design possano essere estesi oltre i prodotti fisici per includere anche le procedure operative come il Risk Assessment che, se progettate non adeguatamente, possono risultare a loro volta in un rischio.
Inoltre, l’adozione di una progettazione centrata sull’utente può significativamente migliorare l’efficacia delle procedure di sicurezza, assicurando che siano non solo conformi agli standard ma anche pratiche e utilizzabili. In definitiva, anche se – citando un nostro cliente – “i prodotti più sicuri sono quelli ancora non venduti”, una corretta progettazione delle procedure di gestione del rischio può attivamente contribuire a creare prodotti e ambienti più sicuri, efficienti e resilienti, a beneficio di tutti gli stakeholder coinvolti.
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