Visioni e innovazioni

Author: Medardo Chiapponi

Il panorama attuale delle innovazioni tecnologiche è articolato, complesso e rapidamente mutevole come forse non è mai stato.

In effetti, stiamo assistendo a profondi mutamenti qualitativi in questo campo. Non siamo più in presenza di una sola nuova tecnologia che, nel momento in cui si afferma, ne fa emergere altre ad essa collegate e integrate nel proprio sistema sociotecnico. In un lasso di tempo relativamente breve, abbiamo assistito e stiamo assistendo all’emergere di una pluralità di innovazioni relativamente indipendenti. Un ulteriore e rilevante fattore di moltiplicazione dei processi innovativi è rappresentato poi dalla presenza di innumerevoli innovazioni “combinatorie”, ossia ottenute dalla interazione nella fase applicativa di due o più innovazioni.

Uno dei modi che appaiono più promettenti per ricercare qualche chiave interpretativa affidabile non soltanto nell’immediato e abbozzare qualche proposta per orientare, almeno in parte, i processi di trasformazione in atto consiste nel prendere in considerazione, non tanto le innovazioni tecnologiche in sé stesse o loro generiche applicazioni, quanto piuttosto il contributo che il loro utilizzo offre alla trasformazione della cultura materiale contemporanea. Ciò consente di attribuire il giusto peso alle componenti culturali, sociali e, in generale, extra-tecnologiche dei processi di innovazione e, al tempo stesso, di mettere sotto la lente di ingrandimento gli effetti reali e potenziali delle innovazioni tecnologiche sulla vita quotidiana. Il design può svolgere un ruolo cruciale nell’utilizzo delle innovazioni tecnologiche per l’adeguamento della cultura materiale e questa potenzialità gli deriva dalle sue stesse caratteristiche costitutive. Si tratta infatti di una disciplina e di un insieme di strumenti operativi capaci di valorizzare le tecnologie emergenti e di utilizzarle per perseguire obiettivi di emancipazione e di arricchimento culturale e sociale.

Tecnologie emergenti che propongono nuove sfide al design e gli offrono nuove opportunità da cui derivano anche nuove responsabilità. Deve, per esempio, confrontarsi con la possibilità di progettare non più soltanto innovazioni più o meno radicali di tipologie oggettuali esistenti ma anche di creare tipologie completamente nuove. Le tecnologie emergenti possono anche offrire un contributo significativo alla creazione di prodotti e servizi “su misura” per la soddisfazione di bisogni sempre più specifici e di nicchia. Per cogliere opportunità di questo tipo, particolarmente in una fase transitoria come l’attuale, l’atteggiamento più appropriato consiste nel mantenere la mente aperta alla sperimentazione e agli stimoli che possono giungere dai campi più diversi della conoscenza, anzitutto le arti figurative, la letteratura, il teatro, il cinema.

Un settore esemplare di questo tipo di possibile utilizzo delle tecnologie emergenti è quello della medicina. L’obiettivo strategico consiste in questo caso nel garantire per tutti il diritto alla salute e all’assistenza sanitaria, ma anche la ricerca di un benessere che va oltre la salute stessa. Lo si può raggiungere grazie a una serie di innovazioni puntuali che hanno il loro punto di forza in una corretta applicazione delle tecnologie emergenti. Le considerazioni che si possono fare, a partire da questo esempio, sul rapporto tra obiettivi strategici e concreti interventi innovativi sono piuttosto facilmente generalizzabili. Una trasformazione della cultura materiale che la renda idonea a supportare i contemporanei progetti di vita individuali e collettivi e a soddisfare i relativi bisogni, può nascere soltanto da un intreccio multiforme di visioni e innovazioni. Le une (visioni) danno senso alle altre (innovazioni) collocandole in un quadro prospettico di medio — lungo periodo da cui emergono permanenze e mutamenti dell’intero sistema di artefatti. Dal canto loro, le innovazioni servono a dare concrete possibilità di realizzazione alle visioni.